venerdì 16 dicembre 2016

Un sogno tra i fiocchi di neve di Corina Bomann



Anna odia il Natale e con esso l'atmosfera di magia e serenità che si respira solitamente in quel periodo. Infatti, ogni anno decide di evadere dall'eccessiva aria melensa e dal frastuono derivato dalle corse al regalo perfetto o dell'ultimo minuto per raggiungere una qualsiasi località estiva in cui non ci sia aria natalizia. 

Ma quest'anno Anna ha cambiato programma: in seguito a una mail inviatale dal suo fratellino Jonathan e alle insistenze della dolce signora Hallmann, Anna decide di tornare a casa per  trascorrere le feste di Natale con la sua famiglia, e in particolare con Jonathan. Così, prende il treno direzione Berlino ma, sfortunatamente, si addormenta nel treno e si ritrova al capolinea, a Binz. Da qui partono una serie di "sfortune" e piccoli incidenti di percorso che potremmo riassumere con Mai Una Gioia! Incontra vari "angeli" che accorrono in suo aiuto ma tutto sembra un complotto atto a non far tornare Anna a casa! Ovviamente il finale è a lieto fine, come in ogni romanzo della Bomann che si rispetti. 

Non conoscevo la trama completa di questo romanzo. Mi aspettavo una storia d'amore tra la protagonista e qualche uomo misterioso che compariva all'improvviso. Cercavo di scorgere continuamente nei dialoghi di Anna con le altre persone (in particolare uomini) chi fosse il fortunato prescelto per svolgere il ruolo di Principe Azzurro della difficile Anna. Ma così non è stato. Se vi aspettate una storia d'amore, rimarrete deluse. Non c'è nessuna storia d'amore.

Il breve romanzo si concentra sulle disavventure di Anna, disavventure che si susseguono una dopo l'altra e che sembrano non arrivare mai ad un lieto fine. Ti viene da pensare: "Ma capitano tutte a lei!" oppure "Anche questa! Nooo poverina!". Per questo motivo non ho ben capito il titolo "Un sogno tra i fiocchi di neve". Dov'è il sogno? Che sia un riferimento al fatto che Anna si addormenta in treno e perde la sua fermata?! Per questo motivo sono andata alla ricerca del titolo originale per capire se fosse stata una mera traduzione del titolo originale oppure una "trovata" editoriale. Indovinate? Seconda opzione. Il titolo originale è "Eine wundersame Weihnachtsreise" traducibile letteralmente con "Uno strano (misterioso) viaggio di Natale". Direi che il titolo originale rispecchia a pennello le aspettative del lettore e la storia raccontata. Il titolo italiano, invece, delude le aspettative del lettore. Infatti, come ho già detto prima, mi aspettavo una storia d'amore o quantomeno il coronamento di un sogno proprio nel giorno di Natale. Invece no. Non accade nulla di tutto questo.

La storia in sè è molto carina, non è assolutamente scontata perchè veramente ne accadono di tutti i colori. Si è dimostrato una lettura, quindi, molto piacevole, senza pretese e senza particolare difficoltà nel capire la successione delle mirabolanti peripezie di Anna. Un romanzo breve, capace di farti compagnia e di strapparti anche un sorriso qua e là. 

Lo consiglio? Sì per chi cerca una lettura leggera e per niente pretenziosa o per chi cerca semplicemente un libro ambientato durante le feste di Natale (per restare nel tema "feste natalizie").    
    
​Giudizio complessivo   

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